“Ero a lezione oggi e un mio collega mi ha toccata il fondoschiena. Ha senso che se è stato per meno di 10 SECONDI non è reato???

Sto cavalcando uno dei trend del momento. Ma questo trend è la storia di tante persone. Questo trend è la mia storia. Sono qui per parlare e non nascondermi. Chi deve vergognarsi è chi fa queste cose e non chi le subisce, la vittima.

La parola vittima è associata a un senso di impotenza, a un atteggiamento di chi piagnucola. Voglio che invece il concetto di vittima sia associato all’immagine di una persona che te la farà pagare cara, dato che hai sbagliato.

è stato toccato il culo della persona sbagliata!! Non me ne starò buona e zitta, senza dire una parola sulll’accaduto. Caro R**** G***** me la pagherai cara.

Ero all’università. Stavo prendendo una cosa a una macchinetta ed ero intenta a capire cosa prendere. Quando a un certo punto da dietro sento una mano che mi si insinua tra le felle del culo (scusate il francesismo, ma è inutile girarci intorno). Ma non sulle chiappe, cioè non in superficie (che comunque sarebbe pure sbagliato). La mano cercava di andare in profondità. Mi sono sentita agghiacciare e d’istinto ho fatto un balzo di lato.

Quanto è durato??  E che ne so io. Per me un’eternità… abbastanza da farmi gelare il sangue, abbastanza da farmi sentire incazzata nera.”

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