“L’ho conosciuta due settimane dopo che io e la mia ex ci eravamo lasciati. Lei era l’opposto di tutto quello che avevo vissuto prima: impulsiva, travolgente, un po’ matta in senso buono… almeno così credevo. Io ero reduce da una storia lunga, tranquilla, forse anche troppo. Di quelle dove alla fine ti chiedi se stai ancora insieme per abitudine o per amore. E quando è finita, dentro di me è rimasto un vuoto che faceva più rumore del silenzio. Lei è arrivata in quel momento lì. Senza preavviso, senza filtri. Era una ventata d’aria fresca, mi faceva ridere, mi provocava, mi mandava vocali assurdi nel cuore della notte. E io, per una volta, ho deciso di smettere di fare il bravo ragazzo. Mi sono buttato. All’inizio sembrava tutto un gioco: lei che mi faceva uscire dalla comfort zone, io che mi sentivo finalmente “vivo”. Ma col tempo ho capito che c’è una bella differenza tra il vivere intensamente e il bruciare tutto senza pensarci. Alla lunga, quella confusione che all’inizio mi sembrava affascinante è diventata tossica. Nonostante questo, non mi sarei mai aspettato di ritrovarmi nella tragica situazione in cui mi sono trovato.”

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