“Ai miei geni non gliene sbatte mezza di me!! Non voglio fare l’orale!! NON SONO UN NUMERO!!
Voti voti e ancora voti!!! Vivo in un mondo dove i prof, i miei mi considerano un numero. Tutti a flexare i voti come se fossero super importanti. Questa cosa mi deprime. Mi fa sentire male. E io non vogliio sottostare a una valutazione . ho già il minimo per passare, che mi interessa fare anche l’orale?? Non me ne sbatte.
Io lo so che la gente mi guarderà storto. Ma io voglio vedere voi in una vita iper controllata dai prof e dai geni. Ipercontrollata e iper esposta. I fallimenti pesano e poi vedi la squinzia su insta col reel:
ho preso 10 in tutte le materie ecco perché tu invece hai 5, ecco perché tu invece fai schifo.
cioe è una società della performance.
Vi lascio con una poesia. L’unica che sento davvero:
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Montale”



CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook