“Buonasera a tutti, sono Matteo e questa è la chat con cui avrei voluto anticipare a mia madre che il mio percorso di studi all’Università sta andando bene e che il mio relatore era contento di quello che stavo mettendo insieme, aspirando a laurearmi in tempo e pensavo così di fare una cosa gradita ai miei. Invece la conversazione è andata verso tutt’altra direzione…

Mia madre non è proprio soddisfatta delle mie scelte e quando mi sono trasferito a Bologna, ormai tre anni fa, ha guardato con sospetto le moltitudini di giovani che bivaccavano in capannelli nelle piazze e non vi dico con quale sguardo ha squadrato la statua del Nettuno in piazza Maggiore, quella ornata da ninfe nude in pose poco pudiche… Ogni volta che al telegiornale parlavano di Bologna mi chiamava, come a convincermi che se la città dove avevo deciso di vivere era così “malfamata” non potevo aspettarmi un’istruzione di livello. Ancora adesso, più che della mia carriera scolastica, sembra preoccuparsi di come mi vesto, del fatto che non indosso una camicia stirata da tempo (ma chi ha tempo e voglia di stirare, siamo seri), ma soprattutto del fatto che a quanto pare avrei un vizio che potrebbe dannarmi l’anima. 

Subito dopo la conversazione che leggerete qui sotto abbiamo avuto una lunga conversazione a voce e per fortuna si è un po’ calmata, ma quando è tornata a casa papà m’ha chiamato e mi ha detto che non si fa la spia, soprattutto a discapito del proprio padre. Ti voglio bene papà, ma prima o poi bisognava affrontare questo argomento in famiglia. 

Ditele anche voi di darsi una calmata, ma siate educati!”

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