“Dicono che organizzare un matrimonio sia uno dei momenti più belli della vita di coppia. In realtà, a volte, sembra più una maratona a ostacoli che una favola. Ti ritrovi sommerso da preventivi, location da visitare, menù da scegliere, parenti da accontentare… e ogni passo che dovrebbe avvicinarti al “sì” ti fa invece venire voglia di scappare alle Maldive con una valigia e basta. La verità è che il matrimonio, almeno per come lo intendiamo oggi, non è solo amore e promesse: è anche status, aspettative, paragoni con quello che hanno fatto le altre persone. C’è chi sogna i fuochi d’artificio e la carrozza, chi si accontenterebbe di una cena intima e basta. E il problema è che, quando due visioni così diverse si scontrano, non restano solo cifre sui preventivi: restano ferite nell’orgoglio, discussioni infinite, accuse reciproche. Io l’ho capito sulla mia pelle: più che decidere con chi sposarmi, mi è sembrato di dover decidere come. E credetemi, non è stata una passeggiata. Stavo discutendo con Sara sul matrimonio, ma poi, purtroppo, la situazione è degenerata…”



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