“Mi chiamo Serena e lavoro in aeroporto. In questo periodo sono particolarmente stanca, perché oltre che lavorare sto facendo dei corsi di formazione, la notte o il fine settimana… Non vedo l’ora che arrivi qualche giorno di ferie per staccare un po’ la spina, perché in questo periodo me ne capitano di ogni. Il posto dove lavoro è abbastanza distante dalla città in cui abito, per cui già di base sto fuori casa molte ore, ma adesso aggiungiamo il fatto che la macchina è dal meccanico… Conclusione: mi alzo alle cinque e mezza per prendere il bus, quindi la sera quando arrivo morta di stanchezza voglio solo rilassarmi e bere un bicchiere di vino. Fino a quattro mesi fa vivevo nel mio bilocale, piccolo ma caruccio, comprato grazie ai miei risparmi e all’aiuto dei miei nonni. Il mio ragazzo invece viveva in affitto in un trilocale dall’altra parte della città, zona ben più comoda per andare a lavoro per me. Siccome il suo coinquilino se n’era andato,e da solo non ce la faceva con le spese, abbiamo pensato di provare a condividere noi l’appartamento, anche se non stiamo insieme da moltissimo. Tanto io casa mia ce l’ho, ho pensato, e si trattava solo di spostare un po’ di vestiti e di impiegare meno tempo in viaggi in macchina. La soluzione sembrava perfetta, infatti lo avrei aiutato con le spese e avrei finalmente vissuto in una casa più grande e più vicina al mio lavoro. Però ragazzi, Cosimo ha un rapporto strano con la mamma, io speravo che vivendo insieme le cose potessero cambiare, ma niente, mi sembra un triangolo più che una coppia. La convivenza non ha cambiato nulla. Tanto più che ho scoperto che a fare tutto in casa era quel santo del coinquilino, che secondo me se n’è andato per questo motivo, anche se Cosimo insiste che no.”
CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook