“Non avrei mai pensato che potesse diventare così difficile. Quando ho conosciuto Gabri, mi sembrava tutto perfetto. Era dolce, premuroso, e c’era quel qualcosa nei suoi occhi che mi faceva sentire davvero speciale, come se fossi l’unica persona al mondo che contasse per lui. Con il tempo, ho capito che una delle cose che lo rendeva così unico era il suo forte legame con la famiglia. Mi parlava spesso di sua madre, di come si prendesse cura di lei, e trovavo tutto questo meraviglioso. Sono cresciuta in una famiglia dove l’amore c’era, certo, ma a volte era nascosto sotto strati di silenzi. Gabri, invece, sembrava vivere in una realtà completamente diversa, dove i legami erano tutto, dove il calore di una casa non si spegneva mai, nemmeno nei momenti difficili. Quando mi raccontava di come sua madre lo avesse sempre sostenuto, di come fosse stata il suo punto fermo durante l’università e nei momenti complicati della sua vita, non potevo fare a meno di pensare che fossi fortunata ad avere accanto qualcuno che conoscesse così bene il valore della famiglia. Ma qualcosa è cambiato. O forse, a essere onesta, qualcosa c’è sempre stato e io non l’ho voluto vedere. All’inizio erano piccole cose, quasi impercettibili, ma poi sono diventati comportamenti morbosi.”
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