“Non parlo con mia madre ormai da mesi. Quella che vi mando è infatti una delle nostre ultime conversazioni.  Sinceramente, anche se è brutto dirlo, sto meglio così. Non siamo mai andate d’accordo, mai.

Da piccola pensavo che fosse normale avere attriti con i genitori, che crescendo le cose sarebbero migliorate, ma non è stato così. Prima, almeno, tentava quantomeno di comportarsi in modo decente con me.

Poi, tutto è cambiato. Quando mio padre l’ha lasciata per una donna più giovane, lei è diventata davvero cattiva, più amara, e non faceva altro che scaricare la sua frustrazione su di me.

Io lo capisco, soffre, ma questo non giustifica il suo atteggiamento. In fondo, io non c’entro nulla con quello che è successo tra loro.

Mi ha sempre accusata di essere pigra, di non fare abbastanza. Ma io non sono mai stata così, ve lo assicuro. Ho sempre lavorato, accettando qualsiasi lavoro trovassi.

Ho fatto pulizie, lavorato in call center, e preso mille lavoretti saltuari pur di non restare ferma. Ora sto cercando qualcosa di più stabile e inerente ai miei studi, ma non è facile, e richiede tempo.

Mia madre, però, non lo capisce e pretende risultati immediati. Per fortuna ho il supporto del mio ragazzo, che mi sta vicino in questo momento difficile.

La sua famiglia mi ha accolta come fossi una figlia e mi fanno sentire amata, cosa che da tempo non sentivo più a casa mia.

Domani ho un colloquio importante, e sembra promettente. Incrociate le dita per me, perché potrebbe essere finalmente la svolta che sto cercando.”

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