“Ciao lettori di Spunte Blu, vi seguo da tanto tempo e oggi voglio mostrarvi una conversazione con mia moglie che mi ha spezzato in due. Mi chiamo Guglielmo e con mia moglie Sabrina siamo spostati da cinque anni. Circa cinque mesi fa Sabrina è rimasta incinta, lo cercavamo da tempo e finalmente ci siamo riusciti. Quello che è successo dieci giorni fa, però, ha sconvolto le nostre vite: mia moglie ha avuto un aborto spontaneo. Lei è distrutta e io appresso a lei. Il lavoro, però, mi costringe a trasferte anche settimanali e non posso esimermi dal rimanere a casa. Ovviamente i primi giorni dopo quanto successo li ho passati a casa con lei, ma poi sono dovuto tornare a lavoro. A dire la verità, il giorno dopo purtroppo dovevo finire una cosa in ufficio, roba di un paio d’ore e ci sono andato. Forse dopo la promozione che ho avuto l’anno scorso, il lavoro sta diventando un’ossessione. Mia moglie ancora sta bene a livello psicologico e io sono stato obbligato ad andare in trasferta un paio di giorni a Milano e già non era contenta di questa partenza. Ma io come uno stupido ho pensato che la presenza della mamma e del fratello potessero sopperire alla mia mancanza. Ma lei voleva me giustamente. Sfortunatamente le riunioni sono state posticipate perché l’accordo che stiamo stringendo con l’azienda interessata ha bisogno di più tempo perché è roba grossa per non dire altro. Ovviamente Sabrina si è innervosita ulteriormente e mi ha dato un ultimatum, che io non ho rispettato. Da quando sono tornato, dormo da mia madre perché Sabrina non mi vuole a casa e inoltre ha preso una decisione definitiva sul nostro matrimonio. È una situazione drammatica quella che sto vivendo…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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