“Ciao a tutti Spunte Blu, sono Riccardo e devo per forza mostrarvi la conversazione tra me e una certa Gaia che mi ha fatto iniziare l’anno in maniera piuttosto strana. Il 31 sono andato alla festa di Noemi, una mia amica che ha un villone poco fuori Roma. Una villa che può ospitare una marea di persone e, infatti, eravamo circa una sessantina. Abbiamo mangiato e bevuto a dismisura, soprattutto bevuto: fiumi di alcool di tutti i tipi. Ci sta, è Capodanno e la gente vuole festeggiare come si deve. Io non mi sono perso nemmeno un giro, ho bevuto così tanto che alcuni momenti della festa non me li ricordo per niente. Non “alcuni”, ma tipo tre quarti di ciò che è successo non fanno più parte della mia memoria. Raramente ho bevuto così tanto, forse alla mia laurea circa un anno fa. E comunque sono uno che se c’è da bere, non si tira mai indietro. Non fraintendiamoci: non sono affatto un alcolizzato eh. Durante la festa, Noemi mi presenta una sua amica che per larghi tratti avevo solo intravisto in un angolo da sola o con la stessa Noemi, tale Gaia. Perfetto, secondo le ricostruzioni, io ho passato metà della serata con lei e siamo finiti a letto insieme. Non avendo la macchina, mi ha riportato a casa lei e, da come sostiene, ho “dimenticato” l’orologio in macchina. La mattina dopo mi scrive e, sarà stato il mal di testa e la sbornia, ma le sue parole sono state inquietanti e imbarazzanti…”

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