“Ciao Spunteblu, mi chiamo Irene, sono una vostra assidua lettrice e mi piace sorridere con le storie che condividono gli altri utenti, ma personalmente ho scelto di girarvi una mia recente chat con un’amica per ricevere dei buoni consigli. Lei ha 34 anni come me, entrambe ci siamo sposate presto e lei ha un bimbo piccolo: vive col marito e i suoceri, mentre io vivo da sola dopo la separazione. Gaia, la mia amica, si lamenta sempre di questa convivenza “allargata” ed è in cerca di lavoro per potersi godere il suo bimbo e il suo nucleo famigliare in completa “privacy”, diciamo così. Io dopo la separazione mi sono reinventata lavorando sul web e ho notato che un’azienda per cui presto servizio in modo occasionale stava cercando personale, così le ho proposto di seguire le mie orme e intraprendere questa carriera, ma lei ha rifiutato per via di alcuni pregiudizi del marito. Sono una persona molto franca e ho espresso delle opinioni forse azzardate, ma per il suo bene, solo che non so se ho effettivamente esagerato e se forse dovrei scusarmi per come le ho risposto, quindi chiedo a voi: che dovrei fare?”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”