“Qualche volta anche qui sulla vostra pagina mi è capitato di leggere di grandi seccature e brutte esperienze di ragazzi in stage da qualche parte, sfruttati e a volte trattati anche male. Voglio condividere con voi anche questa mia esperienza in una struttura in cui sono entrato con grande entusiasmo (campo comunicazione), trovandomi bene, imparando molto e dando il massimo.

 

 La sede dell’azienda è lontana da casa mia, e così ogni giorno prendo bus + treno e sto in ufficio spesso più dell’orario previsto per fare ogni cosa richiesta come Dio comanda. Mi è stata data responsabilità e la prospettiva di rimanere, perciò a maggior ragione faccio volentieri. Dopo quasi 3 mesi così, anche nel mio appartamento è arrivato il covid, che ha colpito una mia coinquilina. Come previsto dai decreti ho fatto i 5 giorni di quarantena + il tampone, e ho lavorato in smart. 

 

Ho sentito un po’ di nervosismo nell’aria, forse perché si trattava di una settimana importante in ufficio, ma non avrei mai immaginato di avere col mio capo (che era sempre stato simpatico e alla mano) questa conversazione”

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