“Spunte Blu, vi mando anche io la mia storia. Non ho da raccontare storie intriganti di corna o di nottati di fuoco, sono single e non batto chido da abbastanza tempo. Ma tutti sono belli a mamma, mi diranno alcuni. Non alla mia. La mia preferisce mio cugino Valerio.

 

Valerio quanto è bravo. Valerio quanto è tutto. E questa conversazione è solo una minuscola frazione delle comunicazioni che mia madre si sente di dovermi fare in ordine sparso per ricordarmi (come se non me lo ricordassi da me) che non sono sposato né fidanzato, il mio lavoro da freelance non è un lavoro subordinato a un contratto fisso, non sono un “eroe della nazione” (sì, Valerio ci ha mandato tutti i video possibili durante il lockdown delle sue eroiche gesta, per carità, bravissimo, ma quanta spocchia!), non sono uno di successo e a mia madre le rode una cifra, insomma.

 

Però a un certo punto non sono solo io avvelenato contro questo odioso parente, c’è qualcosa di più, perché stiamo sempre a dire che in ‘sto paese manca la meritocrazia, e guarda un po’ chi è che va avatnti, che sorpresa…”

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