“Non so se dovrei ridere, piangere o cambiare nome e sparire in un paese senza Wi-Fi.

Martina, la mia ragazza, ha assunto una detective privata per pedinarmi.

Sì, avete letto bene. Una cazzo di detective. Con tanto di report settimanale, foto, video, orari. Il tutto perché “aveva un dubbio”.

Il punto è che non l’ho tradita. Mai. Neanche per sbaglio. Anzi, la mia vita è così noiosa che la detective le ha scritto che sembro un settantenne in pre-pensionamento. E lei? Ride. Mi dice che “almeno ora si fida di più”.

Mi ha fatto seguire, spiato, schedato. E ora si aspetta pure il perdono, un bacio e magari una carezza sulla testa.
Ma la verità è che… una parte di me non riesce neanche a odiarla davvero. Perché è talmente fuori di testa da sembrare sincera. E forse lo è. Ma cazzo… non poteva semplicemente chiedermi “mi tradisci?” come le persone normali?”

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