“Buonasera a tutti i lettori, sono Liliana e vorrei mostrarvi l’ennesima conversazione con uno dei clienti del mio negozio. Vi giuro non ce la faccio più. Vi racconto in breve la mia storia. Io sono sempre stata appassionata di pasta fatta in casa e ho sempre tentato di farla con le mie mani e devo dire che nessuno si è mai lamentato. Negli ultimi quindici anni ho fatto la casalinga, poi però ho deciso di cambiare e rendere la mia passione un lavoro. Circa un mese fa io e mio marito abbiamo rilevato l’attività del Signor Luigi e della Signora Carla. Un piccolo negozio di pasta fatta a mano di tutti i tipi. Spesso in passato sono andata lì da loro sia per comprare la pasta sia per imparare qualche trucchetto visto che loro sono degli esperti. Data la loro età erano stanchi di continuare e le cose non andavano a meraviglia a livello economico, il che mi è sembrato strano perché ho sempre visto tanta gente del quartiere andare da loro. Quando abbiamo rilevato l’attività a fine novembre ancora non c’era il pienone, ma sotto Natale è cominciata ad arrivare tanta gente per ordinare tagliatelle, fettuccine, tortellini, ravioli ecc. Alcuni di loro, clienti affezionati, dopo Natale mi hanno scritto perché ciò che avevano comprato non gli era piaciuto. Mi sono preoccupata moltissimo, pertanto ho scritto al Signor Luigi in preda al panico per sapere come avrebbe rimediato visto la sua esperienza. E ciò che mi ha rivelato mi ha fatto tenerezza e rabbia allo stesso tempo: alcuni clienti erano abituati ad una certa routine, roba da denuncia. Purtroppo Carla e Luigi si sono fatti prendere in giro per tanto tempo e non hanno mai reagito. Quello che vi faccio vedere oggi è solo una delle tante dimostrazioni di tale schifo…”

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