“Ciao spunte blu, eccomi qui a raccontarvi la mia storia abbastanza fresca. Mi chiamo Elena e ho 24 anni. Negli ultimi 9 mesi mi sono messa con un ragazzo più grande di me di 4 anni che si era traferito da poco da un paese in periferia, Daniele. Quando l’ho conosciuto aveva un po’ di problemi con la famiglia e con il lavoro, mi diceva che si era trasferito per ricominciare da capo. Così ho deciso di aiutarlo. L’azienda dove lavora mio padre cercava personale e lui lesse l’annuncio, così chiesi a mio padre di fargli fare un colloquio e alla fine Daniele cominciò a lavorare nel suo ufficio. I primi mesi sono stati stupendi! Andavamo sempre fuori per il weekend e lui mi faceva sempre un sacco di sorprese, ringraziandomi di averlo aiutato a ritrovare se stesso!

Poi, senza che me ne rendessi subito conto, ha cominciato a diventare schivo, un giorno era felice l’altro no ecc. Mi disse che voleva riallacciare il rapporto con suo fratello, perciò cominciò a dormire da lui nel weekend, per non fare la strada dalla periferia di notte. Io potevo stare a casa di Daniele, mi aveva lasciato le chiavi. All’inizio pensavo che non ci fosse nulla di male nella sua intenzione di riappacificarsi con il fratello. Poi tutto questo ha cominciato a rendermi nervosa. Una sera si è dimenticato di spegnere il computer e io ne ho approfittato per ficcanasare nelle sue cose. Alla fine, ho trovato delle strane email, dove si scambiava anche il numero di telefono con una donna. Ho deciso di affrontare la situazione. Leggete la chat e guardate cosa mi nascondeva! Per fortuna a volte la solidarietà femminile ancora esiste in questo mondo marcio…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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