“Un saluto a tutti. Sono Benedetta e ho appena aggiunto alla lista l’ennesimo caso umano che si chiama Gabriel; se i precedenti sono stati aggiunti per incompatibilità, questo viene aggiunto per pensiero, cioè per ciò che pensa, per i suoi concetti, in cui crede moltissimo, totalmente anacronistici.

 

Ci stavamo frequentando da non molto, mi scrive un bel giorno chiedendomi semplicemente cosa stessi facendo, dopo la mia “scomparsa”, gli dico che stavo leggendo e da lì è iniziata la fine di tutto.  Ha espresso il suo pensiero, e sfido chiunque a condividere, assolutamente fuori luogo sulle donne che leggono, sostiene che sia un male tutto questo e, di conseguenza, che io sia il male nella sua vita perché leggo, ed anche tanto.

 

Avrei potuto accettare un pensiero su un autore o autrice, ci sta, ognuno ha i suoi gusti, ma un pensiero così ampio sulla lettura assolutamente no.  Non posso accettarlo in quanto donna, ma soprattutto in quanto essere pensante.  Sparare a zero, e con estrema convinzione, tutto questo mi fa ricredere sul genere umano. 

 

In fondo, però, spezzando una lancia a suo favore, posso dire che ha anche dei pregi, ma non credo di riuscire a sorvolare su questo punto. Non so voi come vi comportereste o se magari sono io troppo drastica perché ha toccato un punto “debole” di me.”

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