“Dopo l’incidente il rapporto con il mio amico Tommaso si sta logorando, ma non per i postumi fisici. È il suo comportamento e il suo modo di pensare che sono degenerati.

Pagina di spunte vi sottopongo la chat con il mio amico Tommaso, la giornata seguente ad una partita di pallavolo in cui non l’abbiamo coinvolto con gli altri amici. Io spero che possiate dirmi qualcosa, un consiglio, un aiuto, anche una cazziata se me la merito, perché forse sbaglio e non me rendo conto. Siamo trentenni e ci conosciamo dalle elementari. L’anno scorso purtroppo mentre facevamo cross, una passione condivisa, una caduta lo ha reso paraplegico. Per me lui adesso ha solo un diverso modo di deambulare, e ovviamente alcune cose cambiano di conseguenza. Ma sono marginali, come fare un’attività piuttosto che un’altra. Lui invece non pensa questo, ed è la considerazione che ha di me (e degli altri amici) che mi tormenta. Anche perché a livello individuale sembra essere in armonia con se stesso.”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”