“Scrivo con il cuore ferito non per me, ma per mia figlia Isabella, che è solo una bambina di 5 anni che non ha nessuna colpa se non quella di essere molto vivace e a volte un po’ capricciosa, lo ammetto, ma quale bambina non lo è almeno un po’. Per carità, sarò di parte, magari a me non sembra perché sono abituata mentre una persona esterna lo nota di più… non lo so, davvero.

Ma non credevo che questi suoi capricci potessero provocare ciò che è successo.

Io e il papà della bambina ci siamo separati che lei aveva due anni. Era una lotta continua e abbiamo preferito prendere questa decisione.

Quando ci siamo separati ci siamo accordati per l’ affidamento congiunto, lui avrebbe preso la bambina ogni due weekend e a determinate feste ecc…insomma il solito.

L’altro weekend aveva avvisato che sabato aveva un impegno di lavoro ma che domenica sarebbe venuto a prendere la bambina per portarla a mangiare al mare. Isa non stava più nella pelle. Mi ha buttato giù dal letto all’alba, si è fatta preparare con anticipo ma a mezzogiorno passato del padre non c’era traccia. Eppure il mare dista un’oretta da noi, quindi eravamo d’accordo che sarebbe arrivato per le 11 circa. Lo chiamo e non risponde, mi preoccupo pure, poi finalmente risponde ai messaggi e a me si gela il sangue…quando leggo quella frase.”

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