“Ciao. Mi chiamo Manuele e ho un fratello gemello che si chiama Ludovico. Siamo gemelli diversi, diversi proprio in tutto. Fisicamente e caratterialmente. Io ho i capelli neri e gli occhi scuri e sono un po’ stempiato. Lui ha preso da papà e ha gli occhi verdi e i capelli biondi, molto folti, beato lui. 

 

Però in altezza lo frego io, che sono alto 1,81, mentre lui si ferma a 1,74. Ci tengo a certe cose. Nonostante questo lui è il bello di casa, lo è sempre stato, quello che piccolo tutti gli dicevano che poteva fare la pubblicità dei pannolini, perché era bellissimo e a me mi facevano un sorriso di compassione. 

 

Caratterialmente siamo pure molto diversi. Ma non siamo gemello buono e gemello cattivo, che sta etichettatura non l’ho mai sopportata. Lui è strafottente e pensa solo a sé. Io invece mi sento di essere un po’ più attento, specie da quando nostro padre è morto una decina di anni fa, purtroppo. 

 

Siamo rimasti io e lui che ancora abitiamo a casa con nostra madre, entrambi. Io vorrei andare a stare per conto mio e ci sto pensando, ma per ora mamma non sta benissimo e quindi ho preso un po’ di tempo. Si è ammalata e spesso non ha le forze e sta a letto. È costretta a starci per stanchezza e così le abbiamo preso una signora che le sta accanto, anche se sia io che mio fratello facciamo tutto il possibile. 

 

Ci sono giorni però in cui si sente meglio. Le malattie a volte sono strane e si alza, torna in pista, a cucinare e vuole uscire, vuole fare e dire. Ma spesso, anzi praticamente sempre di recente, mio fratello si prende la sua macchina e lei resta a piedi. Abitiamo in centro sì, ma in un paesino in cui non c’è nulla da fare e magari se lei vuole fare la spesa o andare al mercato o andare in città le serve comunque la macchina, che è la sua. 

 

Io ne ho una mia. Mio fratello no e se ne approfitta. In questi screen leggerete come gliele ho date di santa ragione, metaforicamente parlando. Un giorno ha preso di nuovo la macchina ed è rientrato nel primo pomeriggio. Io ero al colmo e sono intervenuto. 

 

L’indomani mattina presto quando stava per andare al lavoro, voleva riprendere la macchina, ma ha trovato una bella sorpresa ad attenderlo. Quando ci vuole ci vuole. Cosa ne pensate?”

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