“Ciao a tutti, mi chiamo Giuseppe, ho 34 anni e vi scrivo perché non so cosa fare con la mia ex moglie. Le ho provate tutte. Psicologo, terapia di coppia. Tutto.
Per dare un po’ di contesto: io e Vittoria siamo stati insieme a lungo, ci siamo sposati, eravamo felici e innamorati, così abbiamo deciso di fare un figlio. Da lì il degenero. Francesca, mia figlia, è la luce dei miei occhi e ovviamente non ha colpe … semmai è una vittima. Non so cosa sia successo a Vittoria ma si è trasformata in una maniaca del controllo contraria a tutto e tutti senza un vero motivo. Ha iniziato a temere qualsiasi cosa: che Francesca si ammalasse, che cadesse, che si facesse male, che anche solo indirettamente venisse esposta a stimoli sbagliati. Da un giorno all’altro mi sono ritrovato a non poter più dare un bacio a mia figlia sulla fronte senza prima essermi lavato la faccia, niente carezze senza aver disinfettato le mani e guai a farle una foto con il telefono. Niente televisione, niente giochi “non sani”, niente di niente. Dopo un po’ non ce l’ho più fatta. Ci siamo separati e ora stiamo divorziando. Il risultato è che vedo pochissimo mia figlia, ma almeno quando la vedo non ho lo spettro di sua madre che mi giudica e sgrida se la faccio camminare a piedi nudi sul pavimento (pulito) di casa.
Quindi arriviamo a questo giovedì: mi scrive come sempre per accertarsi che avessi tutto, scoppia la solita discussione inutile per un motivo altrettanto inutile, e se ne esce con una frase che è a dir poco folle. Io non so più cosa fare. Ma non per me… per lei. Io vorrei che potesse fare la bambina, come tutte le bambine e bambini della sua età. Vorrei che potesse giocare senza lo sguardo apprensivo della madre che è costantemente lì a salvarla da chissà quale pericolo.”



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