“Essere madre è un mestiere che nessuno ti insegna davvero. Puoi leggere libri, ascoltare consigli, fare mille sforzi per prepararti… ma alla fine ti ritrovi sempre a improvvisare. E lo fai con il cuore in mano, cercando di fare del tuo meglio anche quando hai l’impressione di sbagliare tutto. Vedere un figlio crescere è una meraviglia e un dolore insieme: si passa dall’essere il centro del suo mondo a diventare, a volte, un ostacolo, una voce scomoda. E in mezzo ci sono i sacrifici, le notti in bianco, le scelte difficili. Una delle più delicate, per me, è sempre stata quella legata ai soldi. Non perché siano la cosa più importante, ma perché sono carichi di significati: libertà, riconoscimento, amore, fiducia… o mancanza di tutto questo. Dare o non dare, aiutare o porre un limite? Come fai a sapere qual è il momento giusto per dire “no”? Come fai a spiegare a un figlio che l’amore non si misura in cifre? E che a volte, proprio quando non accontenti, stai amando di più? Non lo so… perché nessuno lo sa davvero, credo. Mia figlia Elena si era appena laureata, volevo solo il meglio per lei, ma nei limiti del giusto.”

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