“Salve a tutti, sono Michele. Mi rivolgo a voi per questa questione delicata, ovviamente è giusto per avere qualche consiglio o parere perché è sempre difficile immedesimarsi nella storia di un’altra persona soprattutto se è una situazione “strana” (mi raccomando alle virgolette).
Vi spiego. Io e Mariagrazia, la persona con cui parlo nella chat inviata, siamo stati insieme parecchi anni ed abbiamo avuto una bellissima storia d’amore. Conosciuti al liceo e già sognavamo una vita insieme, infatti dal nostro giovane amore è nato Samuele, un bambino bellissimo e dolcissimo di quasi 6 anni.
Però era da tempo che io non stavo bene, non stavo bene con me stesso, sentivo qualcosa che stonasse dentro di me. Infatti avevo iniziato ad “allontanarmi” anche fisicamente da Mariagrazia perché c’era qualcosa che non andasse, ma nella nostra relazione andava tutto bene, non avevo dubbi sul suo amore, non ero geloso o chissà che, quindi ho iniziato a fare un percorso introspettivo ed ho capito di essere omosessuale.
È stato difficilissimo accettarlo perché avevo costruito una vita, una famiglia e quella presa di coscienza avrebbe cambiato tutto, ma dovevo dirlo, dovevo essere me stesso e così ho fatto. L’ho detto a Mariagrazia che non l’ha presa bene all’inizio (e ci poteva stare).
Poi per la questione Samu, ci eravamo accordati che l’avrei tenuto con me i weekend quando non lavorassi (ora ho un po’ di trasferte fuori città) però questa volta c’è stato un “problema” per lei ed io non so come venirne fuori.”
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