“Ciao a tutti voi, vi voglio scrivere qui perché mi sono ritrovata ad arrabbiarmi veramente tanto con una persona che consideravo amica e volevo la vostra opinione se io abbia fatto bene ad andargli contro o se avrei potuto evitare, vista la sua situazione delicata.

 

 

 

Mi chiamo Angela, ho 35 anni, vivo sola e lavoro e mi ritengo una persona molto disponibile con le persone a cui tengo, soprattutto se capisco che hanno bisogno del mio aiuto, ma vorrei anche che questo mio altruismo mi venga riconosciuto.

 

 

 

So che forse è un po’ egoista da parte mia, che essere altruisti prescinde dal riconoscimento di ciò che si fa, ma non posso nemmeno andare avanti così. Il mio amico si chiama Riccardo e anni fa ci si sentiva più spesso, si usciva con la sua ex moglie e la figlia.

 

 

 

Ora lui sta divorziando, ha perso il lavoro e ne ha trovato uno con cui guadagna molto meno rispetto a prima e ha grosse difficoltà sia economiche che relazionali con la figlia che può vedere una volta a settimana e solo all’interno di tempi specifici.

 

 

 

Capite quindi che la sua situazione è complessa e dato che la ex si è trasferita dall’altro lato della città e lui non avendo la patente, mi proposi la prima volta ormai 6 mesi fa di dargli una mano e accompagnarlo dalla figlia.

 

 

 

Il problema è che da quel momento non solo si è allontanato come amico, ma ha iniziato a essere un vero cafone nei miei confronti.”

 

 

 

 

 

 

 

 

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