“Ho ricevuto un SMS nel cellulare. Mia figlia aveva bisogno di me. Era una truffa o no?

Ci sono gioie che durano davvero poco, un battito di cuore.

Mia figlia mi chiedeva aiuto, dopo anni di silenzio, dopo una vita che mi era sembrata sprecata, vana come il diletto fine a sé stesso. La mia meccanica ha vacillato, il mio lato umanistico ha preso vita in quel “papà”. Un’intera vita di relazioni sbagliate è sfumata come nebbia.

Non sapevo di cosa si trattasse. Ero stato interpellato dal destino e io, re di una scacchiera senza pedoni, non ho voluto sottrarmi alla chiamata della vita, a mia figlia. Quella figlia con i miei stessi occhi nocciola, malinconici, umidi e veloci.

Era una truffa? O era, finalmente, una possibilità, la possibilità di sentire mia figlia, di sentire che dai miei lombi era nato qualcosa di buono.

Ho cliccato su quel link. Ho scritto a mia figlia via WhatsApp.

Ero così felice di sentirla e davvero in pena, allo stesso tempo, per il grave pericolo in cui era.

Com’è finita?

Signori, vi allego gli screen dappresso.

Cordialità,

Guido”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”