“Ciao Spunte Blu, mi chiamo Sara e fino a poco tempo fa pensavo di avere accanto un uomo “premuroso”.
Di quelli che dicono: “Lascia stare, pago io. Non devi preoccuparti di niente.”
All’inizio mi sembrava romanticismo.
Una forma un po’ goffa di prendersi cura di me.
E io, che avevo sempre fatto tutto da sola, mi ero quasi convinta che fosse bello lasciarmi andare ogni tanto.
Solo che le cose belle, quando sono finte, prima o poi si incrinano.
Inizi poco: un commento sul fatto che ho comprato un libro “che non mi serve”.
Una battuta sul taxi “che potevo evitare”.
Una domanda di troppo su quanto ho speso al supermercato.
E tu non ci fai caso.
Perché pensi: “È fatto così, è solo curiosità”.
Poi una sera esco con le mie amiche. Pago il mio.
E il giorno dopo mi ritrovo un messaggio che sembra uscito da un controllore del treno:
“Ho visto la transazione. 23,50€. Non avevamo detto che non devi pagare nulla?”
È lì che qualcosa mi si spezza.
Non per i soldi, ma per il tono.
Per la pretesa.
Per la certezza che avesse il diritto di sapere tutto.”
CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook