“Care SpunteBlu, mi chiamo Sabina. Ora mi trovo lontana da quella che per molto tempo è stata la mia casa e sto completamente stravolgendo la mia vita, ma va bene così perché a casa mia non potevo più stare. Vi scrivo perché spero che la mia storia possa essere di aiuto e che nessuno commetta i miei errori!! Vi racconto la mia storia. Mi sono sposata giovane, avevo appena 20 anni e l’ho fatto per il motivo più stupido del mondo: ero incinta, volevo tenere il bambino e non credevo di riuscire a farcela da sola.. oggi mi rendo conto che tutti coloro – a partire dai miei genitori!! – che mi hanno convinta che da sola non ce l’avrei fatta hanno contribuito a scavarmi la fossa in cui poi, anni dopo, mi sono trovata imprigionata!! Comunque sia.. mio marito si è rivelato un gran lavoratore e tutto il resto, ma il suo carattere non è mai stato dei migliori e non è certo migliorato con il tempo: in particolare lui mi ha sempre controllato come fossi una bambina, sminuito in tutto quello che facevo e ricordato ogni momento che non valevo niente e che senza di lui sarei probabilmente morta di fame!! E io alla fine ho finito per credergli! Quindi all’inizio mi è anche sembrato normale che fosse soprattutto lui ad avere il controllo dei nostri soldi.. peccato che, piano piano, lui mi ha escluso sempre di più, costringendomi a dipendere da lui.. ora so che questa si chiama violenza economica: vi invio una serie di chat che vi raccontano bene come il cerchio del controllo si è stretto sempre più intorno a me..”




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