“Ciao a tutti, ragazzi. Mi chiamo Simone, ho 24 anni e invio quasi tristemente la mia storia, ma ho deciso di inviarla perché, se pur io sappia di aver sbagliato, ho bisogno di aiuto, un po’ su diversi fronti e se chiedo aiuto proprio a voi è perché non so a chi chiedere e nella mia famiglia mi sento in gabbia, soprattutto con mio fratello Roberto, proprio il protagonista della chat che vi ho inviato.
Allora, io mi assumo le mie colpe per quanto riguarda il madornale errore di aver finto la mia seduta di laurea. Era online e avevo invitato qualche parente a casa, ma mi sono dato per disperso quasi tutto il tempo per poi rispondere finalmente a mio fratello.
Mi sono scusato perché è oggettivo e palese il mio errore, ma non mi aspettavo una reazione del genere. Non mi aspettavo tutte queste sue considerazioni e soprattutto la sua “proposta”, anzi imposizione finale. Mi sono sentito denigrato, escluso e sotto lo scacco a causa del suo comportamento. Io non so cosa fare, mi sento perso e solo.”

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