“Faccio parte di un gruppo studio all’università. Siamo una decina, ci aiutiamo con gli esami, gli appunti, gli schemi. E anche con le paranoie.
Uno dei professori con cui abbiamo fatto più esami è andato in pensione.
Io propongo, nel gruppo WhatsApp: “Facciamo un pensierino, una cornice con una foto di tutti noi e una bottiglia di vino, no?”.
Tutti d’accordo.
Tranne Fabio.
Non scrive nulla, non commenta.
Poi mi arriva una notifica da Amazon Students che condividiamo: il regalo è stato già acquistato.
Non da me.
Ma da Fabio.
Ha preso un libro. Un saggio. Con dedica DA LUI.
Solo da parte sua.
Senza dire niente a nessuno.
Mi è partita la brocca. E gli ho scritto in privato.
Perché una cosa è essere originali.
Un’altra è rubare la scena a tutti gli altri.
Il punto non è il regalo.
È la mancanza di rispetto.
E no, non è una scenata.
È solo l’effetto collaterale di quando uno si crede troppo speciale per fare le cose insieme agli altri.”

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