“Con Elia stiamo insieme da qualche mese, ma solo da poco abbiamo deciso di “ufficializzare” le cose. Quella parola che sembra così piccola, fidanzati, e invece cambia il modo in cui il mondo ti guarda. E, forse, anche il modo in cui ti guardi tu. Lui è un bravissimo ragazzo, davvero. Mi fa ridere nei momenti peggiori, mi ascolta quando parlo a raffica, si ricorda come prendo il caffè. È il tipo di uomo che apre la portiera senza pensarci, ma non per galanteria: per affetto, e basta. Lo amo. Non lo dico spesso, ma lo penso ogni giorno. Eppure, anche nelle relazioni migliori, ci sono sfumature strane. Piccoli scatti di testa. Testardaggini che spuntano quando meno te lo aspetti. A volte capita che abbia idee tutte sue, convinzioni che difende con un’ostinazione quasi buffa e un po’ disarmante. E lì inizio a chiedermi: quanto è normale? Quanto è lui, quanto siamo noi, e quanto diventa… troppo? Non è sempre facile dirlo. Ma questa conversazione che stiamo per fare… mi ha dato qualcosa a cui pensare. Soprattutto nel momento in cui una mattina, dal nulla, mi presenta questa assurda “sacra lista”.”



CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook