“Salve a tutti, vi voglio fare leggere un’assurdità che mi è successa, quasi comica se la si vuole vedere da un certo punto di vista, con una mia vecchissima amica. Io mi chiamo Maria, lavoro come infermiera in un ospedale e ho i miei impegni, non nego che ognuno di noi li abbia perciò non recrimino le scelte della gente di farsi sentire, ma penso che un’amicizia sia come una pianta, va coltivata e curata altrimenti muore del tutto. Ecco penso che sia un po’ quello che è successo con questa ragazza, Francesca, che ho conosciuto agli inizi dell’università quando eravamo colleghe di facoltà e da allora siamo state più o meno legate.

 

Ora non direi mai che era la mia migliore amica o simili, ma sicuramente siamo state amiche tanto che le ho fatto da spalla su cui piangere quando un fidanzato la mollava o quando litigava a morte con altre sue amiche o quando ha cambiato facoltà. A un certo punto di 5 anni fa ci si è totalmente perse di vista e pensavo che non l’avrei più sentita, ma eccola che salta fuori dal nulla e lì inizia questa storia assurda.”

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