“Ciao, sono Vincenzo e la storia che voglio proporvi oggi riguarda una cosa su cui tanti genitori sono passati. Ho litigato con mia moglie, ma posso già dirvi che a differenza della maggior parte delle chat che si leggono qui, io non mi sono lasciato con mia moglie, però certo ci siamo fatti una gran bella discussione e lei al momento è ancora, a distanza di due giorni, molto innervosita e mi parla poco. Di per sé sento che ha un po’ ragione, ma non riesco davvero a non pensarla a modo mio. So che qualcuno darà ragione a lei, ma ci devono essere delle persone tra voi che la pensano come me e non sono assoggettati ai figli e all’essere genitori, a quello che la società impone da sempre sull’essere genitore. Il fatto è che io sono, appunto, sposato con Veronica e ho un figlio di un anno e mezzo che ovviamente amo più della mia stessa vita. Ci tengo a precisare che lei è come me, mal sopporta come la società ci impone che dobbiamo essere e soprattutto è una madre in carriera, che lavora dalla mattina alla sera e lascia sempre il bambino con sua madre o suo fratello. Non è una cosa sulla quale né lei ne noi vogliamo sentirci dire nulla, ma ovviamente arriva sempre sua madre e iniziare a criticare e sindacare che ai suoi tempi ai suoi tempi e fa venire i sensi di colpa a mia moglie. Ora il problema è che il piccolo è stato mandato a un corso di teatro per bambini piccoli. So che fa ridere solo il pensiero, ma mia moglie (che ci tengo a dire non è assolutamente una pancina anche se in questo caso un po’ lo sembra) pensa che sia un’idea geniale pagare un botto per sta cosa. Ora si avvicina la recita di fine corso e come sempre in ste cose tutti i genitori sono chiamati alla presenza.”

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