“Ho sempre pensato che tra amici ci fosse una linea che non si oltrepassa. Che magari il mondo fuori fa schifo, ma tra noi almeno c’era correttezza. Poi scopro che Gabriele, il mio amico di mille battaglie, ha trovato lavoro grazie a una spintarella interna. Lo ha fatto in silenzio. Mentre io andavo ai colloqui, ed anche a quello per la posizione ora occupata da lui, con la sola forza delle mie capacità. Quando l’ho affrontato, non si è nemmeno scusato. Mi ha detto che il mondo funziona così. Forse è vero. O forse è solo la scusa di chi ha già deciso da che parte stare.”



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