“Ho chiesto a mio marito di firmare la petizione per dire no ai manifesti che sfruttano il corpo delle persone per fini commerciali. Non è andata come pensavo….

Stamattina ho firmato una petizione su Change.org contro il ritorno dei manifesti sessisti in Italia. Ne parlano ovunque…. ho letto bene: la petizione non parla di censura o di “mutande sì/mutande no”, ma di come vengono rappresentati i corpi …. di uomini e donne ….nella pubblicità. Insomma, se ci trattano come persone o come pezzi di carne???

Così ho girato il link a mio marito, pensando che l’avrebbe firmata al volo. E invece no. Ha iniziato a dire che “non era niente di grave”, che anzi era megliio….  che tanto è arte, o una cosa del genere.. e bla bla. Io cercavo di spiegargli che non era questione di nudo, ma di rispetto, di linguaggio, di contesto. Ma lui, più gli parlavo, più faceva il cretinello, scherzando su Jeremy Allen White…. A quel punto ho dovuto tirare fuori il mio asso nella manica, l’argomento più convincente e saggio di tutti… ecco com’è finita…”

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