“Sono Elena, ho 34 anni e ho una figlia, Penelope, di tre anni. Da quest’anno, quando rientra dalla scuola materna, eravamo d’accordo con la nonna Paola (mia madre) che sarebbe andata a prenderla e se ne sarebbe occupata lei.  Se non che nonna Paola nell’ultimo mese ha avuto una bronchite abbastanza forte;

 

era meglio che non venisse in contatto con la bambina e che non uscisse di casa, quindi ho chiamato una ragazza (Nadia) che mi aiuta ogni tanto in casa e che le fa volentieri da baby sitter. Questa settimana, fortunatamente, nonna Paola si sentiva meglio.

 

Io però ho deciso di prolungare il periodo con la baby sitter, in modo da farla rimettere completamente e senza lo stress di dover badare a una bimba vivace. Anche perché Penelope ha avuto a sua volta un po’ di febbre e quindi bisognava tenerla tutto il giorno…

 

Ma nonna Paola ha deciso diversamente: una volta saputo che la stava male, ha avuto uno dei suoi classici colpi di testa, è partita alla riscossa, è uscita dal riposo forzato… e io l’ho saputo da Whatsapp!

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