“Ciao a tutti, mi chiamo Lorenzo e sono un ragazzo semplicissimo, con un’unica grande particolarità che non mi rende “uguale” e contemporaneamente “diverso” da nessuno: sono bisessuale. Dico questo perché voglio che sia chiaro che non mi reputo speciale, particolarmente problematico o addirittura uno scherzo, come la persona in questi screen ha cercato di far credere.

A 15 anni pensavo di essere gay, poi mi sono innamorato di una ragazza della mia classe. Con lei non è mai successo niente perché non le piacevo, ma i miei sentimenti nei suoi confronti mi aiutarono a capire che ero bisessuale. Un anno più tardi ebbi la mia prima vera storia con Stefano, che oggi è solo il mio migliore amico.

La nostra relazione finì per ragioni banali ma senza risentimenti, avevamo condiviso tanto insieme, compresa la paura di scoprire la propria sessualità, e ci volevamo troppo bene per lasciarci rovinare dal rancore. Sono una persona abbastanza introversa e per tanto tempo non ho avuto altre vere storie, pur continuando a prendermi “cottarelle” di poco conto sia per ragazzi che per ragazze.  Non riuscivo, e comunque non volevo, concludere niente, ero felice pur essendo single.

La storia di questi screen è la vergognosa fine della relazione più lunga della mia vita. Lei era una vecchia amica. Frequentavamo la stessa scuola, ci conoscemmo in gita e per un po’ ci scambiamo dei messaggi, ma lei iniziò una frequentazione con un altro e smettemmo di sentirci.

Una volta diplomati, iniziamo entrambi la stessa università e dopo qualche tempo ci incontrammo in treno. Ci promettemmo di risentirci e così è successo. Dopo un paio di mesi ci mettemmo insieme. Sembrava tutto perfetto. Lei era una ragazza bellissima e piena di qualità. Io volevo aprirmi totalmente con lei e perciò le disse il mio piccolo segreto-non segreto: le dissi che sono bisessuale.

Sembrò prenderla piuttosto bene e, anzi, mi confessò che sua sorella aveva fatto coming out da poco e che lei era felicissima della sua ritrovata “libertà”. A parole era un idillio, nei fatti aveva atteggiamenti strani nei confronti di questa sorella, ma non sono mai entrato troppo in merito, non volevo intromettermi nelle loro situazioni familiari.

Lei stava bene con me e io stavo bene con lei, nonostante tutto. Avrei dovuto sospettare che prima o poi sarebbe esplosa la bomba. Dopo qualche mese dall’inizio della nostra storia si è rivelata per la persona che è davvero: falsa, ipocrita e soprattutto omofoba. Senza mettermi al corrente ha detto a tutte le sue amiche della mia sessualità e queste hanno iniziato a prendermi in giro a mettere la cosa in pubblica piazza.

E lei? Non mi ha mai difeso davvero, anzi, è arrivata addirittura a dire che i miei atteggiamenti “da effemminato” la infastidivano. A quel punto per lei non ho provato altro che collera, collera per avermi esposto a quella gogna pubblica di cui non sentivo la necessità. Non ho mai avuto bisogno di nascondere la mia sessualità alle persone, ma nemmeno di dichiararla a chi non mi importa che lo sappia.

Quanti eterosessuali vedete dichiarare pubblicamente la propria sessualità? Nessuno, perché non ne hanno bisogno. Lo stesso valeva per me, soprattutto con gli amici della mia ragazza che ai miei occhi valevano meno di zero. Ciò che mi ha ferito più di tutto è stato il suo menefreghismo a riguardo.

Pensavo davvero che fosse diversa da quelle oche omofobe delle sue amiche, e invece c’era un motivo se le frequentava. A quel punto forse mi sono disinnamorato e ho realizzato che tipo di persona orribile era, la superficialità con cui aveva trattato me e la crudeltà con cui continuava a trattare sua sorella.

Lasciarla, poi, ha illuminato il quadro ancora di più: mi ha insultato con parole irripetibili e che stentavo a credere. Per fortuna è tutto scritto. Oggi non mi manca per niente, anzi, sono felicissimo di averla lasciato indietro, nel suo baratro di ignoranza.”

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