“Sono la mamma di un bambino di otto anni, Roberto, e ho altri due figli più grandi. Ritengo di essere tutto sommato, con i miei limiti, una buona madre, attenta a tante cose tra cui la nutrizione. Ho sempre fatto da mangiare il più possibile io, comprando meno cose prefabbricate possibile e inoltre cercando di bilanciare i vari alimenti sia nella singola giornata sia nel corso della settimana, inserendo anche frutta, verdura e tutte le cose sane. Penso però anche che ogni tanto un dolcetto sia più che positivo per i bambini, anche per non creare in loro pressioni esagerate rispetto alla nutrizione, e per dar loro qualche zucchero. Ma la maestra di Roby non la pensa così: ha avuto la faccia tosta di scrivermi, accusandomi di non saper insegnare come si deve mangiare sano a mio figlio. Il problema poi non è stato solo questo, che già di per sé era più che sufficiente per farmi arrabbiare, ma che all’inizio non mi ha rivelato il vero motivo per cui ha fatto tutto questo. Quando ho saputo il motivo mi sono sentita manipolata, e non solo: ho scoperto che ad essere manipolata da lei probabilmente era tutta la classe di mio figlio.”

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