“Cari lettori di Spunte Blu, nelle ultime settimane ho letto alcune storie sulla pagina che mi sono sembrate simili a una cosa successa a me circa 2 mesi fa. E allora ho deciso anche io di condividerla, sebbene un po’ in ritardo, ma spero non sia mai troppo tardi per avere un po’ di giustizia.

Sono la mamma di una bambina di 8 anni che frequenta le elementari, circa due mesi fa, sullo stato della chat della scuola che viene utilizzata per dare comunicazioni a noi genitori in modo più veloce e diretto, trovo un avviso. Un avviso che devo rileggere 3 volte per cercare di capire bene cosa ci sia scritto perché non posso credere ai miei occhi.

È sera, è quasi l’ora di cena, ma non riesco a trattenermi e ad aspettare il mattino dopo. Devo scrivere immediatamente alla direttrice. Evito là chat di classe perché diventa sempre e solo un casino!

Così lo faccio, sperando di aver letto male.

Perché trovo inconcepibile che mia figlia non possa più portare a scuola la merenda delle 10 nè quindi ovviamente tanto meno mangiarla!!

La direttrice, che non dovrebbe nemmeno essere chiamata tale, prima mi dice di prendere appuntamento e andare a parlare di persona, poi vedendomi molto arrabbiata decide di darmi retta e rispondermi. E quel che mi risponde mi fa accapponare la pelle.

Ditemi che dobbiamo sempre stare zitti e accettare tutto questo. Voglio proprio vedere chi ha il coraggio!! Per quelli che invece la pensano come me, vi prego, facciamoci sentire!!!”

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