“Ciao a tutti. Mi chiamo R. e sono uno studente di biologia. Frequento però spesso la biblioteca di ingegneria perché è silenziosa e spaziosa e soprattutto non vedo i miei colleghi. Ci vado quasi ogni giorno per studiare. A casa non faccio molte pagine. Da un po’ di tempo ho notato una ragazza bellissima che si siede sempre nello stesso posto. 

 

Apre il suo PC e comincia a leggere e a scrivere. È bellissima una delle più belle creature abbia visto. Capello biondi lunghi e ondulati. Occhiali a goccia e credo abbia gli occhi azzurri. Stile casual che adoro con pantaloni aderenti e maglia larga. Volevo troppo conoscerla. Ma non sapevo come fare e la mia timidezza mi impediva qualsiasi mossa. 

 

Così sono andato per gradi. Prima ho cercato di osservarla per capire meglio i suoi gusti e il suo carattere. Ho capito così le sue abitudini. Ho scritto anche sulla pagina spotted della biblioteca una poesia per lei. Chissà se ha letto il post e se ha capito qualcosa. Le ho scritto che sono il tizio che si siede sempre a sinistra rispetto a lei nei tavoli grandi. 

 

Che ho i capelli neri e ricchissimi, afro per parte di mamma. E che se le piacevo poteva venire a parlarmi. Una mossa un po’ da vile, mi rendo conto. Ma ve l’ho detto sono imbranato. In ogni caso niente. Nessuna risposta. Lei continuava a fare le sue cose come se nulla fosse. Probabilmente non aveva letto nulla ed ero solo uno sfondo anonimo per lei. 

 

Ma finalmente un giorno arriva il miracolo, una mano dal cielo. La vedo che parla con una persona che conosco. È una mia collega di biologia a cui ho passato pure un compito una volta, una prova di matematica in cui modestamente me la cavo. Ho pensato: è fatta. E così ho architettato il mio piano diabolico, basato su osservazione, viltà, servilismo e una buona dose di sfiga. 

 

Ovviamente tutto è andato malissimo. Ecco la storia di quando l’ho finalmente contattata.”

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