“Fare l’insegnante non è semplice, chi ha un minimo di cervello lo sa. In tanti dicono che lo stipendio è buono, ed è vero, che le ore sono poche e che si ha tutta l’estate a casa. Tutti dati parzialmente veri, ma poi saltano fuori le infinite ore di lavoro a casa, perlomeno per chi lavora bene, e i rapporti con i genitori che, nel 2025, sono forse la dinamica peggiore in assoluto. Inoltre, anche se all’inizio mi rifiutavo di crederlo, fare l’insegnante uomo è ancora qualcosa di non così ben visto e accettato. Io mi impegno per essere un buon professore. Insegno italiano e storia ma non mi limito alle nozioni. Soprattutto alle medie un buon insegnante deve educare alla vita, deve far capire agli studenti cosa è giusto e cos’è sbagliato. Certo che se poi ci sono i genitori che remano contro è un problema. Qualche settimana fa, la scuola era quasi finita, ho fatto una lezione sull’uguaglianza, sul rispetto e sull’evoluzione della società odierna, fornendo anche una scheda che poi ho condiviso sul gruppo WhatsApp della classe (con i genitori). Non l’avessi mai fatto. Una mamma mi ha scritto e io non ho mai visto tanta ignoranza e presunzione tutta insieme.”



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