“Quando ho iniziato a fare la babysitter, pensavo che il difficile fossero i bambini: tenerli tranquilli, insegnargli cose nuove, gestire i capricci.

Col tempo ho scoperto che i bambini non sono mai il problema: lo sono i genitori.

L’altra sera ho risposto a un annuncio su un gruppo Facebook: “Cerchiamo babysitter seria e referenziata per collaborazione regolare. Scrivere per informazioni”

Ho pensato: ok, è anche vicino casa quindi scrivo e vediamo cosa dicono.

Quindi ho scritto per chiedere informazioni.

La signora mi ha risposto subito, allegando “i requisiti”.

Già dalla prima riga mi è salita la curiosità: “Laurea in Scienze dell’Educazione”…

Alla seconda mi è scappata una risata: “Reperibilità h24, anche festivi”…

Dalla terza in poi non sapevo più se ero su un annuncio di lavoro o in una parodia.

Ho continuato a chattare per capire dove potesse arrivare.

E più scriveva, più diventava surreale: voleva una tata, una cuoca, una colf, una traduttrice, una nutrizionista… tutto per cinque euro all’ora.

Alla fine non ho retto: ho salvato la chat.

Perché certe cose non le puoi raccontare a parole.

Le devi leggere, per capire che non è una barzelletta: è la realtà.”

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