“Raga, vi è mai capitato di sentirvi come se steste vivendo la vita di qualcun altro? Tipo, tutti si aspettano che seguiate una certa strada solo perché “è la cosa giusta da fare”? Ecco, questa è la mia situazione. Non è che mi sento un fenomeno, ma a scuola me la sono sempre cavata e, quando si tratta di mettere le mani su qualcosa di pratico, sono sempre stato bravo. Mi piace lavorare con le mani, costruire cose, aggiustarle. Mi dà soddisfazione vedere il risultato concreto di quello che faccio.

Il problema è che mio padre, che ormai vive lontano con la sua nuova famiglia, si aspetta che io segua un percorso simile al suo o a quello che avevano pensato per me. Ma se lo guardo oggi, vedo una persona che ha scelto una vita per compiacere gli altri, non perché lo rendeva davvero felice. Non voglio fare lo stesso errore, non voglio trovarmi tra qualche anno a fare un lavoro che non mi appassiona solo per non deludere nessuno.

Quello che voglio è seguire la mia strada, anche se non è quella che tutti si aspettano. Alla fine, è la mia vita, e voglio fare qualcosa che mi appassiona davvero, senza rimpianti. Voglio essere felice con le scelte che faccio, anche se non sono quelle più popolari.”

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