“Buonasera a tutti, mi chiamo Dario e con il mio amico Vito sopportiamo il cambiamento del nostro amico Simone. Siamo tutti ultratrentenni e come tali viviamo il “sogno all’italiana” fatto di precariato. Simone però da un po’ di tempo sta messo un po’ peggio perché le cose gli girano male da che ha perso il lavoro e (non casualmente) poco dopo la sua tipa l’ha mollato malissimo. Simone ha fatto però quello che non ci aspettavamo: ha reagito, si è tirato su e ha pensato che stare male non fosse un’opzione contemplabile. Ha ripreso un po’ a vivere, visto che sotto il regno della sua ex era confinato sotto le sue grinfie maledette, ma quello che non mi piace è doverlo accompagnare in questa sua mutazione che sembra un po’ un revival di quando avevamo vent’anni e stavamo squattrinati uguale ma almeno il giorno dopo non stavamo ridotti alle pezze. Ora, so che molti tra di voi staranno pensando “ma che ti frega, ma lascialo fare, ma meglio vivere un po’ la vita finché si può” però c’è un limite e mi pare che Simone lo abbia superato, soprattutto per i motivi sbagliati.”

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