“La conversazione che vi mando è avvenuta con mia figlia circa due settimane fa. Lei ha 23 anni, è grande, e vive per conto suo a circa 60 km da me perché studia all’università.

Il giorno della festa della mamma le scrivo io per prima perché la sera prima non mi aveva più risposto. So che avrei dovuto aspettare i suoi auguri, ma vabbè… la preoccupazione di una mamma è sempre più forte.

Le scrivo e lei non mi fa gli auguri nemmeno in quel momento. Le dico che sto preparando le lasagne e la aspetto per pranzo e lei mi dice che ha già un impegno con degli amici.

Va bene, dico io, sono ragazzi…ci sta!

Ovvio che mi dispiace un po’, ma mai come quando, ricordandole che giorno era…lei mi rispose una cosa che non mi sarei mai aspettata…

Dovete sapere che io ho adottato mia figlia quando aveva pochi mesi, ma  non ho mai sentito la differenza tra figlia biologica e figlia adottiva…ma in quel momento mi sembrò di essere l’unica tra le due a pensarlo…non avete idea di quanti pezzi si sia fatto il mio cuore quando mi ha detto quello che leggerete e il resto ve lo lascio scoprire.

Grazie!”

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