“Sono Mario e la mia compagna vuole che rinunci al mio lavoro per fare un figlio.

Per lavoro devo sempre partire. Mi chiamano pe un progetto e devo prendere l’aereo per andare in un’altra città italiana o all’estero. Convivo con Luciana da un anno. In questo anno ci sono state delle mie partenze di alcune settimane ogni tot di tempo. Ora lei vorrebbe avere un bambino. Legittimo, direte voi. LO dico anche io. Va benissimo avere un figlio anche per me. MI piacerebbe. Solo che lei vuole che cresciamo nostro figlio insieme e vuole quindi che lascio il mio lavoro. Ma fare questo mestiere è qualcosa che amo molto. Non le chiedo io di fare un figlio per forza.

A me sembra che quello che mi ha detto è sbagliato. E quindi chiedo a voi. La mia compagna non è una donna con la gonna come diceva vecchioni. Praticamente le sembra di essere un uomo e che a me mi può trattare da donnetta.

mi ha fatto una richiesta assurda per riuscire a ottenere quello che vuole. So che è un fatto anomalo perché di solito queste richieste le fa l’uomo alla donna. Invece lei donna lo ha chiesto a me uomo. Io non so come reagire. Accettando quello che mi ha chiesto mi sembrerebbe di rinunciare a me stesso.

Io penso che l’indipendenza economica sia importante soprattutto per noi uomini. Le donne sono abituate da generazioni a non averla. Come la vedete questa situazione ribaltata? Vi viene in mente qualche soluzione alternativa? Grazie”

 

 

 

 

 

 

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