“Non voglio fare il “boomer” anche perché in realtà sono molto più giovane di quanto dovrei per rientrare formalmente in questa categoria ma non ho paura di dire seriamente che i giovani d’oggi non hanno voglia di lavorare. E non venitemi a dire che non c’è lavoro: il lavoro c’è eccome. Ovviamente spesso si parla di lavori faticosi, con orari impegnativi e quindi non è un qualcosa di semplice, ma non deve neanche esserlo, altrimenti sarebbe un hobby. Io ho un ristorante che ho preso in gestione dopo la morte di mio padre e con mia madre che non se la sentiva di prendere tutto sulle spalle. Già da un po’ di tempo, fortunatamente, lavoriamo molto ma, sfortunatamente, fatico veramente a trovare giovani (ma non necessariamente giovani) volenterosi di lavorare da me (e vi assicuro che è un bell’ambiente con una paga perlomeno dignitosa per iniziare un percorso). Ho letto su Facebook il post di un ragazzo che si lamentava di non trovare lavoro parlando della dignità che il lavoro stesso da ad un essere umano. Era quindi un potenziale dipendente perfetto e gli ho scritto subito. Purtroppo sarebbe stato meglio non farlo.”
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