“Ciao a tutti i lettori, mi chiamo Marika e ho 49 anni. Vorrei farvi leggere questa conversazione avuta con quella che credevo una mia amica, Sofia. Noi ci conosciamo più o meno da quando mi sono trasferita qui, quando lei ha avuto sua figlia. In quegli anni facevo la baby sitter e aiutavo con le pulizie e ci siamo conosciute perché ogni tanto andavo anche da lei. Poi mi hanno preso a lavorare in una fabbrica e ci eravamo un po’ perse, fino a qualche anno fa. Tramite altre amiche ci siamo ritrovate e abbiamo formato un bel gruppo, vedendoci almeno una volta a settimana per un the.

Purtroppo con quello che è successo 2 anni fa la fabbrica ha mandato via molti di noi lavoratori e io mi sono ritrovata a dover cercare un nuovo lavoro, ma non trovandolo mi sono affidata a un’azienda di network molto valida con cui ho cominciato subito a lavorare con entusiasmo.

Ho chiesto più volte a Sofia di aiutarmi con la mia situazione, ma diceva sempre che quelle cose non fanno per lei. Poi l’altra sera, come potrete leggere, ho trovato una cosa a casa sua e ho capito che mi aveva solo preso in giro, tradendo la mia fiducia di amica. E questo è il modo in cui ha provato a giustificarsi invece di chiedere scusa.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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