“Ciao a tutti, amici di Spunte Blu. Sono Carolina e oggi voglio condividere con voi una parte importante della mia vita.
Sono cresciuta in una famiglia molto conservatrice, e questo mi ha portata a lasciare casa piuttosto presto. Ho deciso di trasferirmi a Milano, una città grande e piena di opportunità, per cercare la mia strada lontano dalle rigide tradizioni del mio paese natale.
Durante il mio percorso, ho incontrato Mahmad, un ragazzo musulmano di cui mi sono innamorata perdutamente. Sì, forse abbiamo corso un po’, ma ci amiamo davvero tanto. Nonostante questo grande amore, però, il rapporto con la mia famiglia è diventato sempre più complicato negli ultimi mesi. Ci sentiamo pochissimo e non ci vediamo da tempo, perché non mi sento né accettata né compresa da loro.
Ho provato a parlare con mia madre per spiegarle le mie nuove scelte di vita, soprattutto la mia svolta religiosa, ma è andata esattamente come temevo: non mi ha capita. È come se fosse prigioniera di pregiudizi che ritengo completamente inutili. Mahmad è una persona dolcissima, e il fatto che sia musulmano non significa automaticamente essere conservatore o peggio. Anzi, spesso sono proprio i cristiani ad essere più rigidi e chiusi. La prova? Mentre la mia famiglia non sa nulla, o meglio, ora solo mia madre sa una piccola parte di ciò che sto vivendo, la famiglia di Mahmad mi ha accolta come una figlia fin dal primo momento.
Ora, però, devo affrontare mio padre, e non ho idea di come andrà. Lo amo e non vorrei mai perderli, ma il loro giudizio mi mette davvero a dura prova. Qualcuno di voi ha vissuto esperienze simili?”
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