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“Nelle tre settimane successive io e Anna siamo entrati più in confidenza di quanto non fossimo mai stati in due anni di affettuoso rispetto. Certo, il motivo non era così bello: lei mi aggiornava di questo P. che andava a trovare la figlia sempre più spesso. G. molto semplicemente continuava a non dirmi nulla al riguardo, e io stavo altrettanto zitto, più curioso ormai di sapere dove sarebbero arrivate le sue menzogne, che interessato a riconquistarla. E un giorno, quella brava donna di sua madre mi scrive con una certa agitazione:”

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