“A volte penso che la fiducia sia come un castello di sabbia: ci metti mesi a costruirlo e un’onda bastarda lo spazza via in un attimo. Ecco come mi sono sentita quando ho scoperto che Matteo, il mio fidanzato, era andato a cena con la sua collega biondissima, quella che sembra sempre pronta per una copertina di Vogue.
Non me ne aveva detto nulla, nemmeno un accenno, e io ovviamente l’ho scoperto nel peggior modo possibile: tramite una storia su Instagram. Lei tutta sorridente, lui che ride con un calice di vino in mano, la tavola apparecchiata come se fosse un appuntamento romantico.
Quando l’ho affrontato, ha minimizzato, dicendo che era solo una cena di lavoro e che stavo esagerando. Ma se fosse stato tutto così innocente, perché non dirmelo prima? E quella canzone di sottofondo nella storia? “Something just like this”? Ma per favore!
È troppo chiedere un po’ di trasparenza? Ho il diritto di sapere con chi passa il suo tempo, soprattutto se sono situazioni che possono sembrare ambigue.
Ora mi chiedo: sono io che vedo problemi ovunque o lui che non capisce il concetto di rispetto?”
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